Romano doc, viene alla luce (svariati decenni or sono) a meno di cinquecento metri dal Cupolone.
Imprenditore.
In tenera età, si accorge, dopo ripetuti e vani tentativi, di non essere in grado di tenere in mano una matita.
Quando, da ragazzino, riceve in dono una Lubitel 2, macchinetta in plastica, russa, biottica, formato 6x6, scopre all'improvviso (e finalmente!) il modo per esprimere la propria vena artistica.
Elabora i rudimenti ricevuti dal padre Nereo su diaframmi, tempi e profondità di campo e fa tesoro degli insegnamenti del fratello maggiore Michele sull'arte della camera oscura per lo sviluppo e la stampa.
E' così che la fotografia diventa una delle sue più grandi passioni (senza tener conto dell'Arte del Cucinare, del Tiro con l'Arco, dell'Amore per la Musica) e la macchina fotografica (preferibilmente una Leica) la fedele ed inseparabile compagna con la quale vive in totale simbiosi assieme al suo cagnolino Billy.
Esce sempre di casa con "Lei"(ca) a caccia dello "scatto della vita".
A suo dire, e' "curioso come una scimmia".
Qualche mese fa, un po' per caso, nasce l'idea di questa mostra, la sua prima mostra: una raccolta di "istantanee" attraverso le quali l'autore ci accompagna ad osservare il mondo dal suo (modesto) punto di vista, con la leggerezza dello sguardo di chi (fortunatamente!) sa provare ancora stupore.
Sic transit gloria mundi.