Il cammino fotografico è un sentiero del tutto personale a volte indecifrabile nel suo divenire. La mia attenzione si è inizialmente rivolta alle persone, al loro ambiente e al modo di vivere.
Ho cercato di cogliere attimi di vita normale che compendiassero in uno scatto una possibile storia, raccontandola da spettatore interessato agli sguardi, alle situazioni, ai contesti.
Con questo spirito il passo verso la natura e i suoi abitanti è stato lento ma continuo, dapprima attraverso i paesaggi, per poi finire sui protagonisti inconsapevoli: gli animali.
Come per le persone, ho cercato di coglierli nel loro ambiente, andandoli cioè a trovare a casa loro, non nelle oasi, luoghi in cui abbiamo concesso loro un po' di tranquillità in cambio di una nostra presenza non sempre gradita e rispettosa.
Ho cercato cioè di "giocare ad armi pari". Ciò comporta capire le loro abitudini, attendere pazientemente i loro ritmi e necessità interferendo il minimo possibile: in una parola rispettarli nella loro essenza.
Da questo punto di vista, secondo me, non c'è differenza nel rivolgersi alle persone o agli animali e al loro ambiente. Un percorso ancora in essere, nel quale talvolta torno sui miei passi, sempre con la consapevolezza di essere un testimone discreto.
Un grande ringraziamento ad Antonia, Marta Dario e Laura per il loro fondamentale apporto.