Evocata natura
realizzazioni di Piero Conz

6 ottobre - 18 novembre 2018
Inaugurazione 6 ottobre alle ore 18.00
da mercoledì a venerdì 15.30 - 19.30
sabato e domenica 10.30 - 12.30 e 15.30 - 19.30

Piero Conz lasciata la professione medica come Primario ospedaliero ha istintivamente dedicato sue attenzioni e i suoi interessi alle antiche passioni della creatività.

Artista eclettico e sfaccettato è capace di creare e di rielaborare opere che assumono ora la forza e la potenza di figure mitiche ed emblematiche (il cavallo), ora le fantasie dei colori e delle meraviglie della terra e della natura (l'albero), ora i mutamenti e i flussi immaterici ed evanescenti dei sogni come tante nuvole in movimento, ora limiti e limitazioni di spazi materiali e mentali (il muro, l'ostacolo, il cancello), ora gli elementi primordiali ed ancestrali dell'universo (l'aria, l'acqua, la terra) in una visione pittorico visiva fatta di molteplici manifestazioni: macchie, forme, colori e rilievi.

Forse c'è anche qualcos'altro che emerge dal suo profondo, qualcosa di sacro, religioso, mitologico ed ieratico nello stesso tempo, qualcosa che trascende la stessa anima delle cose e dei segni simbolo e delle visioni rappresentate, qualcosa di immaginario che supera tante sfere e dimensioni razionali della nostra esistenza terrena e diventa pura concettualità ed essenzialità astratta, Quasi per un sottile gioco tra reale e immaginario, o per un artificioso e connaturale sdoppiamento tra l'uomo prima e l'artista poi, o vuoi, una volta raggiunta l'età della maturità e della saggezza, l'artista cerca di attingere al mondo dei ricordi dell'infanzia e della giovinezza.

Il procedimento artistico - pittorico di Piero Conz sembra svincolarsi dal puro pensiero razionale lasciando libera l'anima dell'artista di procedere per immagini e simbologie spesso rimbalzanti le une sulle altre al fine di liberarsi dalle paure che si annidano nei recessi più profondi della psiche, ma, principalmente per perdersi negli incantamenti, nelle fantasie, nelle emozioni, nei colori e nei messaggi che spaziano tra l'infinito e l'indefinito della nostra memoria.

Tutto questo fa di lui un personaggio così che la sua pittura nel suo insieme, opera dopo opera, si fa storia, si fa poesia, si fa musicalità e ci cattura, ci coinvolge, ci sorprende, anzi ci inchioda come fosse una rivelazione assoluta ed ineluttabile.

Il critico Giorgio Segato ha scritto che "quello che emerge evidente nella pittura di Piero Conz è l'entusiasmo per le possibilità espressive e comunicative sentito come "campo" mosso di precipitazione emotiva così che il sentire si manifesti il più possibile incontaminato".

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